Il retablo della Madonna dei Consiglieri
Con atto del 24 maggio 1565, trascritto nel Llibre de Concelleria dell’anno 1564-1565, il mestre Antiogo Majnas pintor de la ciutat de Caller (il maestro Antioco Mainas, pittore della città di Cagliari), si impegnava a dipingere per la cappella della casa Comunale di Oristano, ricostruita in quel torno di anni, tra la Piazza Municipio e la piazza Tre Palme (P. Martini), un retablo rappresentante la Vergine col Bambino, fiancheggiata dai Santi Andrea e Giovanni Battista, e i cinque Consiglieri in carica per quell’anno, tra i quali il conseller en cap (consigliere in capo), Giovanni Dessì.
Il tema catalano della Madonna dei Consiglieri viene tradotto dal Mainas in forme moderne, nutrite della lezione raffaellesca che il pittore cagliaritano poté assumere grazie alla circolazione nelle botteghe pittoriche sarde di stampe e disegni che contribuivano all’aggiornamento della cultura figurativa dei maestri sardi.


Dal documento risulta che il retablo era composto da sei scomparti e da predella a sette riquadri.
Del polittico rimangono la tavola centrale con la Vergine tra i santi Andrea e Giovanni Battista ed una Deposizione di Cristo, già della collezione Piloni di Cagliari ed ora dell’università di Cagliari.
Le forme monumentali della Vergine in trono ed in particolare il Bambino paffuto sono derivate al Mainas dalla Sacra Famiglia di Raffaello, mediante una stampa di Marcantonio Raimondi (Renata Serra).
Madonna consiglieri_393
Più secca e consona alla cultura pittorica del Mainas è la Deposizione nel sepolcro benché anch’essa maturata nel contesto del Raffaellismo imperante nella scuola di Stampace (Roberto Coroneo).