
Due acquasantiere, provenienti con grande probabilità dalla cappella della Casa Comunale di Oristano, contrassegnate dallo scudo in rilievo con i pali d'Aragona e da due stemmi della città di Oristano, inquartati in una croce di Sant'Andrea, in capo e in punta ai quattro pali d'Aragona e ai fianchi ad uno stagno dalle acque mosse. La data, incisa in cifre romane, è MDLXI (1561).
Lo stemma della città di Oristano è documentato solo a partire dal secolo XVI: in esso appare uno stagno connesso alla falsa etimologia del nome Oristano: «stagno d'oro». In realtà tale stemma doveva avere un'origine anteriore, rappresentando, probabilmente, il blasone della città capitale del «Giudicato» d' Arborea: infatti sin dal XII secolo il nome della città compare nella forma «Aureum Stagnum» (stagno d'oro).