Sala retabli

Nella Sala Retabli dell’Antiquarium sono esposti, incompleti, tre retabli provenienti rispettivamente dalle chiese oristanesi di San Martino extra muros e di San Francesco e dalla cappella della Casa Comunale della Città.
I primi due retabli pervennero al Comune di Oristano, probabilmente già incompleti, a seguito delle leggi eversive dell’asse ecclesiastico.

La memoria della città, dai Re d'Arborea ai Sovrani di Sardegna

La Sala Retabli ospita un lapidario con alcune tra le principali testimonianze inscritte e scultoree della storia del «Giudicato» d'Arborea e della città di Oristano in epoca spagnola e sabauda.

Aristane ebbe forma urbana con il volgere del XIII secolo allorquando il «Giudice» Mariano II, educato alle corti toscane volle dotare la propria capitale di un circuito di mura, intervallate da ventisette torri minori, con due porte principali protette ciascuna da una maestosa torre coronata da una torretta campanaria: la torre di S.Filippo a difesa della porta sud occidentale (Porta Mari) e la torre di S.Cristoforo che inglobava l'accesso settentrionale (Porta Manna o Porta Ponti).

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