Il 10 ottobre 2009 è stato inaugurato il percorso tattile per non vedenti e ipovedenti. Il Progetto, voluto dall’Unione Italiana Ciechi di Oristano, è stato ideato e realizzato dai docenti e studenti dell’Istituto Statale d’Arte “Carlo Contini”, con la supervisione scientifica della dott.ssa Loretta Secchi (curatrice del Museo “Anteros” di Bologna), dell’Antiquarium Arborense e della Soprintendenza ai Beni A.P.S.A.E. per le Province di Cagliari e Oristano.
Il museo tattile arborense contiene le riproduzioni di alcuni manufatti del patrimonio storico, archeologico ed artistico del territorio oristanese, ed è destinato principalmente alla crescita e all’integrazione culturale dei non vedenti e degli ipovedenti, che possono così vivere un’esperienza estetica e conoscitiva attraverso un percorso museale basato sul tatto. Ma l’esposizione è stata pensata anche per una più vasta utenza, soprattutto quella scolastica. In diverse occasioni sono i non vedenti a diventare guide museali: essi conducono i visitatori facendo toccare loro i reperti, proponendo così un nuovo approccio alla tattilità e svelando ai vedenti i segreti nascosti allo sguardo.
I manufatti, realizzati con materiali diversi (ceramica, gesso, bronzo, legno, marmo) e resi idonei alla manipolazione, sono stati ordinati cronologicamente all’interno di un percorso lineare che integra la lettura tattile con il commento verbale, attraverso scritte a grandi caratteri per gli ipovedenti e in linguaggio braille per i non vedenti.
La novità di questo percorso tattile per la Sardegna è costituita dalla sezione propedeutica, che introduce i non vedenti alla lettura delle opere bidimensionali, e dalla realizzazione di pannelli a bassorilievo prospettico che traducono in modo plastico le immagini pittoriche.





