Doro Levi ricoprì l’importante ruolo di Soprintendente alle Antichità della Sardegna dal 1935 al 1938. Durante questo triennio, oltre alla sua attività di professore ordinario presso l’Università di Cagliari, promosse progetti di grande rilievo, come il restauro dell’anfiteatro romano di Cagliari, gli scavi nella necropoli di Anghelu Ruju, l’insediamento nuragico di Serra Orrios e la necropoli punica di Olbia–Funtana Noa. La sua azione fu cruciale per un’era di tutela e valorizzazione sistemica del patrimonio archeologico sardo.